Biografia Sulla scultura: Alcuni passi dalla critica del Prof. Renato Polacco, Docente di Storia dell'Arte all'Università di Venezia.
"Una appassionata ricerca di 'atélier' porta l'artista alla figura, esemplificando al di fuori della tradizione classica. L'incompletezza dell'esecuzione suggerisce l'idea del 'frammento', del ritrovamento improvviso a suggerire con la mente un completamento, non solo a livello figurale." Fabrizia Buzio Negri - Varese Mese - Ottobre '94
"Dalla tradizione classica alla esemplificazione scultorea, 'fuori della figurazione propriamente accademica'. Fondamentale l'utilizzo dell'argilla, materiale 'povero', il cui uso si perde nei millenni. L'artista trae spunti da una modellazione che suggerisce l'idea del frammento, giunto a noi da chissà quale tempo e dopo immemorabili odissee. Una forte tensione plastica si cela nel rigore volumetrico che delinea soprattutto la più recente produzione." Fabrizia Buzio Negri - Varese Mese - Febbraio '95
"Welma Carità parte dalla scultura in senso rinascimentale, come forma formata: la scinde più freddamente, con una consapevolezza dell'effetto straniante che ha la separazione di un tutto unico, talora una commistione vagamente surreale." P.R. - Il Gazzettino di Venezia - Dicembre '95 |
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